sabato 24 dicembre 2011

torneranno?

- Torneranno? - domandò Lamelia.
- Credo di no. Non, non torneranno più. Che me ne viene? Sono appena partiti ed è tanto se mi ricordo di loro. Eppure esistono, meritano d'esistere, non c'è dubbio. Non torneranno più a smarrirsi nel labirinto della mia memoria. E' stato un incidente senza importanza. Ci sono sogni che si snodano come incidenti senza importanza, cose che nella vita ad occhi aperti neppure se ne riterrebbe il ricordo, eppure ti occupano al mattino quando li afferri mentre si spingono in disordine contro la porta delle palpebre. Avrò sognato?

Raymond Queneau, I fiori blu

domenica 13 novembre 2011

tranne la giovinezza

«Gli ho chiesto di quei tempi, quando ancora eravamo così giovani, ingenui, impetuosi, sciocchi, sprovveduti. È rimasto qualcosa tranne la giovinezza - mi ha risposto».
Il vecchio professore si era interrotto, aveva un'espressione quasi contrita, si era asciugato precipitosamente una lacrima che gli era spuntata sul ciglio, si era dato un colpetto sulla fronte come per dire che stupido, vogliatemi scusare, si era allargato il cravattino a farfalla di quell'incredibile colore arancione e aveva detto nel suo francese segnato da una forte pronuncia tedesca: prego scusate, prego scusate, avevo dimenticato, il titolo della poesia è II vecchio professore, della grande poetessa polacca Wislawa Szymborska, e a quel punto aveva indicato se stesso come a voler significare che il personaggio di quella poesia in qualche modo coincideva con lui, poi aveva bevuto un altro calvados, responsabile della sua commozione più della poesia [...]

Antonio Tabucchi, Il tempo invecchia in fretta - Il cerchio

domenica 18 settembre 2011

orme sulla sabbia

È una bella vista. Spuntavano le prime luci nelle finestre ancora lambite da un residuo chiarore diurno, i lumi della strada si stavano accendendo, qualcuno lì vicino, nel Largo dos Lóios, parlò a voce alta, qualcun altro rispose, ma le parole erano incomprensibili. Raimundo Silva domandò, Ha sentito quelli, Sì, Non sono riuscito a capire che cosa hanno detto, Neanche io, Non sapremo mai fino a che punto le nostre vite cambierebbero se certe frasi udite ma non percepite fossero state capite, La cosa migliore, io credo, sarebbe cominciare a non fingere che non capiamo le altre, quelle chiare e dirette, Ha proprio ragione, ma c'è gente attratta più da quello che è ambiguo che non da quello che è sicuro, dall'oggetto meno che dalla sua traccia, più dall'orma sulla sabbia che dall'animale che l'ha lasciata, sono i sognatori, Evidentemente, è il suo caso, Fino a un certo punto, per quanto debba ricordarle che non è stata mia l'idea di scrivere questa nuova storia dell'assedio, Diciamo che io ho intuito che avevo davanti a me la persona adatta, O che, prudentemente, preferisce non avere la responsabilità dei suoi sogni, Mi troverei forse qui se fosse questa la verità, No, La differenza è che io non cerco orme sulla sabbia.

José Saramago, Storia dell'assedio di Lisbona

domenica 4 settembre 2011

un sacco di balle

- Mi sa che tu racconti un sacco di balle, come quelle storie sui pellerossa, -disse Alice- ma le tue bugie mi piacciono.

Stefano Benni, Pane e tempesta

lunedì 15 agosto 2011

confini sottili

Allan riconobbe che il confine tre pazzia e genialità era davvero sottile, e in quel caso non era in grado di dire con esattezza di quale delle due si trattasse, benché nutrisse qualche sospetto.

Jonas Jonasson, Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve

sabato 6 agosto 2011

confusione

"E questo cielo? E tutte queste stelle? Sono un'altra bugia della Patagonia, Baldo?"
"Che importa? In questa terra mentiamo per essere felici. Ma nessuno di noi confonde la bugia con l'inganno."

Luis Sepulveda, Patagonia express

martedì 2 agosto 2011

voltare le spalle

Tutto era possibile, nell'oscurità che mi avvolgeva, e io non ero nulla.
Proprio per questo non avevo mai esitato a voltare le spalle a me stesso.
Non c'era niente di vero a cui voltarle.

[...]

Nel vortice della mia esistenza, mi era mancato il tempo di capire, e soltanto ora mi accorgevo di quello che erano diventati per me.
Le persone con cui attraversi gli inferi sono amici.
Le persone con cui scampi agli inferi sono amici.
Erano miei amici, e non li avrei rivisti mai più.

Wu Ming, Altai

sabato 9 luglio 2011

gente sospetta

All'Albergo della Vecchia Lanterna, a Nevers, non servivano la colazione dopo le dieci. Louis era abituato a questo tipo di punizione, poiché apparteneva alla schiera di gente sospetta che si alza dopo l'ora legale, tra le undici e mezzogiorno, all'ora degli sballati, dei nottambuli, dei proscritti, dei colpevoli, dei poltroni, degli scapoli, dei malrasati e degli immorali.

Fred Vargas, Io sono il tenebroso

lunedì 20 giugno 2011

la pratica assidua dell'anarchia

- Precisare le cose è sempre utile, - rispose Vandoosler. - Mio nipote Marc... ne so qualcosa. L'ho ospitato a Parigi quando aveva dodici anni... Diciamo pure che praticamente era già spacciato. Confuso, ostinato, esaltato, insicuro, ma già troppo furbo per essere tranquillo. Non ho potuto fare granché, a parte inculcargli qualche sano principio sulla pratica assidua dell'anarchia.

[...]

Aveva lasciato il suo vecchio alloggio senza alcun rimpianto, contento di poter ricominciare. L'idea di ricominciare l'aveva sempre attirato molto più dell'idea di continuare.

Fred Vargas, Chi è morto alzi la mano

domenica 5 giugno 2011

anche il mio delirio sono io

Ho sentito cosa ti ha bisbigliato la Frau... quello che racconta quando è sotto morfina non lo scriva. Non le dare retta, tu scrivi tutto, tutto, morfina o non morfina, raccogli tutto quello che puoi, i pezzetti scoppiati e anche le briciole, anche il mio delirio sono io...

[...]

E' calata la notte, di questo me ne accorgo, perché la luce la percepisco ancora e anche le sue gradazioni, conosco le gradazioni del buio, dovrei dire... Tu le conosci le gradazioni del buio?

Antonio Tabucchi, Tristano Muore

mercoledì 18 maggio 2011

Survivor

La brutta notizia è che noi non abbiamo nessun controllo.
La buona notizia è che non possiamo fare nessun errore.

Chuck Palahniuk, Survivor

domenica 24 aprile 2011

se tromper

[...] l'Histoire ou la Légende finiront par me donner raison, ce qui n'aura d'ailleurs plus aucun sens, puisque le temps cautionne tout, puisque chaque erreur et chaque vice aura son âge d'or, puisque se tromper est toujours une question d'époque.

Amelié Nothomb, Le sabotage amoureux

martedì 22 marzo 2011

giovinezza...

"peter pan ha la sindrome di giorgio"

domenica 13 marzo 2011

Piacere

Non volete venire con me a vedere dall'interno la vostra barca, Avete detto che era vostra, Scusate, è stato solo perché mi piaceva, Piacere è probabilmente il miglior modo di possedere, possedere dev'essere il peggior modo di piacere.

José Saramago, Il racconto dell'isola sconosciuta

sabato 5 marzo 2011

sempre lì

"sei una brutta persona e andrai all'inferno"

mercoledì 23 febbraio 2011

fazzoletti

"devi dire a g che le mie amiche non sono dei fazzoletti usa e getta... non le ha nemmeno chiesto il numero!"

mercoledì 26 gennaio 2011

la coscienza

"sono inflessibile così fai piccole cazzate e non quelle gigantesche che vorresti fare!"

venerdì 21 gennaio 2011

la mattina dopo

lui: "ma io non ho ancora il tuo telefono..."
lei: "..."
lui: "..."
lei: "forse è meglio così"
lui: "..."
lei: "..."

giovedì 13 gennaio 2011

anche...

"sei anche intelligente!"

giovedì 6 gennaio 2011

Un désir irrépressible de décevoir

Adamsberg était docile, il avait tendance à coucher avec toutes les filles qui en avaient envie, et parfois ça lui semblait vraiment la bonne chose à faire, puisque ça avait l'air de faire plaisir à tout le monde, et parfois ça lui semblait vain.

[...]

Ce n'était pas à cause de tout ça qu'Adamsberg s'appliquait ce soir à éviter Christiane. Peut-être à cause du regard de la jeune fille à la poste. Peut-être parce qu'il avait trouvé Christiane en train de l'attendre, certaine qu'il sourirait, certaine qu'il ouvrirait sa porte, et puis qu'il ouvrirait sa chemise. et puis son lit, certaine qu'elle ferait le café le lendemain. Certaine. Et Adamsberg, les certitudes que les autres posaient sur lui, ça l'assassinait. Ça lui donnait un désir irrépressible de décevoir.

Fred Vargas, L'homme aux cercles bleus