Quello che colpiva in Baudolino era che, qualunque cosa dicesse, guardava di sottecchi il suo interlocutore, come per avvertirlo di non prenderlo sul serio.
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"Cioè," esitò Niceta, "hai deciso di cambiar vita..."
"No, signor Niceta. Ho deciso che se quella era la mia sorte, era inutile che provassi a diventare come gli altri. Ero ormai consacrato alla menzogna. È difficile spiegare quello che mi stava passando per la testa. Mi dicevo: sino a che inventavi, inventavi cose che non erano vere, ma lo diventavano. Hai fatto apparire San Baudolino, hai creato una biblioteca a San Vittore, hai fatto girare i Magi per il mondo, hai salvato la tua città ingrassando una vacca magra, se ci sono dei dottori a Bologna è anche per merito tuo, hai fatto apparire a Roma delle mirabilia che i romani neanche se le sognavano, partendo da una gabola di quell'Ugo di Gabala hai creato un regno che più bello non ce n'è, sino a che hai amato un fantasma, e le facevi scrivere lettere non aveva mai scritto, coloro che le leggevano si sdilinquivano tutti, persino quella che non le aveva mai scritte, e dire che era un'imperatrice. E invece l'unica volta che hai voluto fare una cosa vera, con una donna che più sincera non si può, hai fallito: hai prodotto qualcosa che nessuno può credere e disiderare che sia. Dunque è meglio che ti ritiri nel mondo dei tuoi portenti, che in quello almeno puoi decidere quanto siano, appunto, portentosi."
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Era tutto così straziantemente sensato, e non c'era altra scelta possibile.
"Ero per stato avvisato, signor Niceta, che il Demiurgo aveva fatto le cose solo a metà."
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"Cioè," esitò Niceta, "hai deciso di cambiar vita..."
"No, signor Niceta. Ho deciso che se quella era la mia sorte, era inutile che provassi a diventare come gli altri. Ero ormai consacrato alla menzogna. È difficile spiegare quello che mi stava passando per la testa. Mi dicevo: sino a che inventavi, inventavi cose che non erano vere, ma lo diventavano. Hai fatto apparire San Baudolino, hai creato una biblioteca a San Vittore, hai fatto girare i Magi per il mondo, hai salvato la tua città ingrassando una vacca magra, se ci sono dei dottori a Bologna è anche per merito tuo, hai fatto apparire a Roma delle mirabilia che i romani neanche se le sognavano, partendo da una gabola di quell'Ugo di Gabala hai creato un regno che più bello non ce n'è, sino a che hai amato un fantasma, e le facevi scrivere lettere non aveva mai scritto, coloro che le leggevano si sdilinquivano tutti, persino quella che non le aveva mai scritte, e dire che era un'imperatrice. E invece l'unica volta che hai voluto fare una cosa vera, con una donna che più sincera non si può, hai fallito: hai prodotto qualcosa che nessuno può credere e disiderare che sia. Dunque è meglio che ti ritiri nel mondo dei tuoi portenti, che in quello almeno puoi decidere quanto siano, appunto, portentosi."
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Era tutto così straziantemente sensato, e non c'era altra scelta possibile.
"Ero per stato avvisato, signor Niceta, che il Demiurgo aveva fatto le cose solo a metà."
Umberto Eco, Baudolino
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